Storia della Festa e del Giuoco dell’Aita

La Festa è nata nel 1982 per RIEVOCARE LA CORTE del DUCA FEDERICO, gli antichi splendori di una città monumentale dal palcoscenico architettonico segnato dal PALAZZO IN FORMA DI CITTA’ e da due grandiose Piazze ad esso adiacenti: Piazza Rinascimento e Piazza del Duca, e quella di Piazza Mercatale ai piedi dei Torricini del Palazzo dove si svolge il GIUOCO STORICO dell’AITA.
Nel 2017 la Festa ha rafforzato la sua identità culturale con allestimenti nel suggestivo sipario rinascimentale del CORTILE d’ONORE di PALAZZO DUCALE e nel 2020 in occasione delle celebrazioni ha avviato il nuovo format RAFFAELLO THEATRUM, qualificandosi con un programma artistico  fra Tradizione  e Interpretazioni contemporanee  che da Statuto dell’Associazione valorizza la storia, la cultura della Città riconosciuta PATRIMONIO UNIVERSALE UNESCO.
Nell’intero centro si allestisce un MERCATO STORICO con artigiani  che spiegano i vari MESTIERI ANTICHI, con saltimbanchi e giullari, danzatori, gare di scherma, parate e grandi cortei storici con il Duca e tutta la sua imponente   Corte che occasionalmente ospita  altre corti da Ferrara, Mantova, Ivrea,  Senigallia, ecc.).
LA CORTE è accompagnata da  “Tamburi Ducali” e dalla Cortegiania degli Arcieri della Compagnia Feltria “Aquile Ducali”, riconosciuta dal FITAST.
Chi viene a Urbino durante la FESTA del DUCA  vive e viene avvolto in un CLIMA RINASCIMENTALE, di gran classe, di festa dell’arte.

  1. IL GRANDE GIUOCO DELL’AITA

IL GRANDE GIUOCO dell’AITA (“Aiuto” è il grido dei combattenti in difficoltà nella partita in corso) voluto dal Duca,
era stato  praticato  per quasi 200 anni e poi sospeso nel 1632 quando Urbino  passò sotto lo Stato Pontificio che lo proibì perché ritenuto troppo violento.
Il Gioco si rifà ai giochi storici di “ruba bandiera”, “palla prigioniera”; è una lotta e per certi aspetti ricorda il moderno gioco del  rugby; è in COSTUME STORICO con  gli Aitanti che sono oggi i giovani sportivi di Urbino come dei lottatori moderni.
La nostra rievocazione  proprio per la sua storicità è stata riconosciuta dal MIBACT tra i 15 giochi storici più importanti d’Italia.
Il gioco è narrato dall’ingegnere  Muzio Oddi il quale descrive nel suo manuale “I Ghiribizzi” del 1606 la SCENA RINASCIMENTALE con una tribuna per oltre 1000 spettatori e con uno spazio per la Corte Ducale.
Oggi a questi spettatori  si aggiungono altri 6000 spettatori disposti ai lati del campo da gioco o sulle mura della fortificazione ducale.
IL GRANDE OBBIETTIVO dell’ARS è RICOSTRUIRE la  SCENA in modo filologico con un imponente allestimento tecnico:
l’Ars inizierà la produzione nel 2021 con l’acquisto di alcuni parti sceniche e con un CONVEGNO NAZIONALE a tema, dove è prevista la partecipazione di illustri architetti ed ingegneri.

 

 

IL  TEATRO DI CORTE PER RAFFAELLOLink 2 RASSEGNA STAMPA

Dal 2017 nella Festa del Duca è rinato il TEATRO DI CORTE nello splendido Cortile d’Onore di Palazzo Ducale e in Piazza del Duca.
La sezione è diretta dal prof. Massimo Puliani, con opere e recital di Shakespeare, Boccaccio e Dante, con attori di prestigio nazionale fra cui Alessio Boni Michele Placido a Kim Rossi Stuart  a Laura Morante a Ramin Bahrami. Gli attori rintonano ciclicamente a Urbino.
Ci saranno eventi dedicati a Luca Ronconi e la sua versione de LA CALANDRIA prima commedia italiana rappresentata a Urbino nel 1513 proprio a Urbino.
Come per Parma Capitale Italiana della Cultura, Urbino riproporrà anche per il 2021 le CELEBRAZIONI in ONORE al GENIO di RAFFAELLO “Guardaremo
Raffaello come Theatrum, al suo Mondo d’Arte e all’ Artista che ha vissuto  a Urbino,    dove tutto ebbe inizio, e alla sua  precoce morte in quel di Roma – dichiara il direttore del progetto prof. Massimo Puliani.
Theatrum, come visione d’insieme,  osservazione, attraverso linguaggi espressivi molteplici, come  luogo di incontro del pubblico per celebrare un rito. E per questo che abbiamo voluto abbinare alla Festa del Duca, un TITOLO TUTTO DEDICATO A RAFFAELLO: per onorarlo, per esaltare le celebrazioni dei 500 anni della sua morte, per indagare sulle sue espressioni artistiche non solo pittoriche, ma anche teatrali, letterarie, poetiche, architettoniche ecc.”.
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L’ARS UBINO ha il  riconoscimento prestigioso del COMITATO NAZIONALE delle CELLEBRAZIONI  per ben 4 opere prodotte (all’interno del link è allegata la lettera ufficiale):  testi teatrali e sinfonie scritte ed eseguite in prima nazionale assoluta a Urbino, fra cui l’Orchestra Regionale con una nuova partitura diretta dal M°MICHELE MANGANI;  un testo  “VITA, AMORI e MORTE di RAFFAELLO” con l’esecuzione dello String Quartet Gagliano e l’interpretazione di Max Paiella (attore del Ruggito del Coniglio); “RAFFAELLO e DARIO FO” di Matthias Martelli,   un’opera di Michele Pagliaroni del gruppo Universitario locale  CTU, un’opera di Tiziano Mancini della compagnia amatoriale di Urbino con grande seguito dei cittadini ecc.